facebook, privacy
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Facebook, questo sconosciuto!
Ieri mi sono imbattuto in un’immagine, in un certo senso, veramente sbalorditiva, che da l’idea in maniera piuttosto concreta del cosiddetto “fenomeno Facebook” (d’ora innanzi FB).
Tutt’ora gli iscritti non fanno che moltiplicarsi quasi all’infinito. Molti dei quali soggetti alla moda, secondo la quale, se non hai FB non sei completamente integrato, adattato e ben accettato all’interno della società in cui vivi. Gli stessi sempre più spesso tendono a piantarci le radici! E non mi riferisco soltanto all’altro fenomeno che ha cavalcato l’onda di FB, FarmVille, ma anche a quelle persone che sostano quotidianamente davanti al pc e un po’ per inerzia stanno perennemente connessi, condividendo link la cui futilità non sembra avere mai fine.
In sostanza si è arrivati ad un’esasperazione del concetto per cui FB era nato. Forse pochi lo sanno ma era stato concepito come un modo per rimanere in contatto con persone lontane, quanto tutti sappiamo che ora “si fa amicizia” anche con gli sconosciuti.
Indubbiamente questo può far parte dell’evoluzione del sistema, ma più tempo passa e più questa evoluzione, a mio avviso, si sta trasformando in una sorta di degenerazione. Basti pensare alla moltitudine di gruppi, che hanno avuto spazio perfino nei TG nazionali, questo per farvi capire la gravità di certe azioni perpetrate senza alcuna forma di controllo verso questi fenomeni, che per certi versi, in una società multietnica ma ignorante come la nostra, sono anche “normali”. Perciò stupisce ancor di più che queste cose si sanno ma come di consueto si fa poco o nulla per contrastarle.
Altro perenne problema di FB è la tutela della privacy. Fino a poco tempo fa c’erano stati seri problemi riguardo alla privacy, mettendo “a nudo” molti dati sensibili. Non è la prima volta, già in passato ci furono problemi analoghi che destarono molte polemiche; nonostante sia trascorso molto tempo dalla sua creazione, sembra che i gestori non si stiano adoperando in maniera concreta per la tutela e la protezione degli utenti.
Ora provate a immaginare questi dati sensibili, accessibili con una facilità disarmante, arrivino nella mani sbagliate. Capite bene che sarebbe qualcosa di disastroso con conseguenze molto gravi. Senza togliere che per quanto ne sappiamo, x persone potrebbero già esserne in possesso.
La mia non vuole essere una critica a tutto il sistema, bensì alla gestione che ne fa sia l’utente che gli amministratori del social network.
Affrontare FB in maniera meno ossessiva, senza passarci ore e ore con lo scopo di comunicare con persone che abitano vicino o condividendo una cosa più inutile dell’altra quasi per inerzia, ma magari utilizzarlo per sani scopi, anche per quelli per cui è venuto alla luce o prenderlo per un semplice passatempo, sarebbe meglio per tutti. Pensateci.
Vi lascio all’immagine che ho sopracitato che in semplici passaggi vi fa capire cos’è realmente Facebook oggi. Leggetela perché ne vale la pena!
Tutt’ora gli iscritti non fanno che moltiplicarsi quasi all’infinito. Molti dei quali soggetti alla moda, secondo la quale, se non hai FB non sei completamente integrato, adattato e ben accettato all’interno della società in cui vivi. Gli stessi sempre più spesso tendono a piantarci le radici! E non mi riferisco soltanto all’altro fenomeno che ha cavalcato l’onda di FB, FarmVille, ma anche a quelle persone che sostano quotidianamente davanti al pc e un po’ per inerzia stanno perennemente connessi, condividendo link la cui futilità non sembra avere mai fine.
In sostanza si è arrivati ad un’esasperazione del concetto per cui FB era nato. Forse pochi lo sanno ma era stato concepito come un modo per rimanere in contatto con persone lontane, quanto tutti sappiamo che ora “si fa amicizia” anche con gli sconosciuti.
Indubbiamente questo può far parte dell’evoluzione del sistema, ma più tempo passa e più questa evoluzione, a mio avviso, si sta trasformando in una sorta di degenerazione. Basti pensare alla moltitudine di gruppi, che hanno avuto spazio perfino nei TG nazionali, questo per farvi capire la gravità di certe azioni perpetrate senza alcuna forma di controllo verso questi fenomeni, che per certi versi, in una società multietnica ma ignorante come la nostra, sono anche “normali”. Perciò stupisce ancor di più che queste cose si sanno ma come di consueto si fa poco o nulla per contrastarle.
Altro perenne problema di FB è la tutela della privacy. Fino a poco tempo fa c’erano stati seri problemi riguardo alla privacy, mettendo “a nudo” molti dati sensibili. Non è la prima volta, già in passato ci furono problemi analoghi che destarono molte polemiche; nonostante sia trascorso molto tempo dalla sua creazione, sembra che i gestori non si stiano adoperando in maniera concreta per la tutela e la protezione degli utenti.
Ora provate a immaginare questi dati sensibili, accessibili con una facilità disarmante, arrivino nella mani sbagliate. Capite bene che sarebbe qualcosa di disastroso con conseguenze molto gravi. Senza togliere che per quanto ne sappiamo, x persone potrebbero già esserne in possesso.
La mia non vuole essere una critica a tutto il sistema, bensì alla gestione che ne fa sia l’utente che gli amministratori del social network.
Affrontare FB in maniera meno ossessiva, senza passarci ore e ore con lo scopo di comunicare con persone che abitano vicino o condividendo una cosa più inutile dell’altra quasi per inerzia, ma magari utilizzarlo per sani scopi, anche per quelli per cui è venuto alla luce o prenderlo per un semplice passatempo, sarebbe meglio per tutti. Pensateci.
Vi lascio all’immagine che ho sopracitato che in semplici passaggi vi fa capire cos’è realmente Facebook oggi. Leggetela perché ne vale la pena!
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